Che ruolo ha il nutrizionista?
La maggior parte pensa che il nutrizionista serva per dare una dieta per calare di peso e per mangiare pochi alimenti zuccherati

Senza ombra di dubbio questa è una parte del lavoro, ma l’aspetto più importante del nostro intervento ricade nella prevenzione primaria (cioè prima che si presenti la patologia) e nella gestione alimentare ed integrativa della patologia che può sfociare anche in un calo delle terapie farmacologiche

Non è raro vedere pazienti che si rivolgono a me per un calo ponderale e poi scoprire che sotto purtroppo stanno già lavorando in maniera silente un pre-diabete o una sindrome metabolica.
Cosa comporta questo ?
L’entrata in un circolo vizioso in cui le alterate condizioni metaboliche del soggetto favoriscono un aumento di peso con accumulo di grasso viscerale che peggiorerà ulteriormente la condizione metabolica è così via.

I pazienti che vengono da me sono abituati alla mia richiesta di poter visionare esami del sangue  richiesti in collaborazione con il medico di base, in cui spesso richiedo la visione di parametri come la
Glicemia, l’insulina di base, l’emoglobima glicata, l’assetto della tiroide e l’assetto lipidico. Oltre ove necessario anche alcuni dosaggi di vitamine.
Perché richiedo questo al medico del paziente?
Perché avere gli esami senza asterischi non significa affatto che vada tutto bene. I parametri vanno sempre guardati nel loro complesso e uno in relazione agli altri

Vi faccio un esempio

Vi misurate la glicemia e risulta perfettamente nei parametri. Ma il vostro organismo per mantenere quel valore normale quanta insulina deve secernere?
Potreste avere un valore di glicemia normale ma con un’iper produzione di insulina e questo non è normale!
C’è un importante indicatore che mette in relazione glicemia ed insulina ed è l’indice HOMA.
Quando questo indice supera il valore di 2,5 significa che il nostro corpo deve lavorare di più per avere la Glicemia normale e se ingnoriamo questo segnale, il rischio di arrivare ad un diabete si alza.
ECCO CHE QUI ARRIVIAMO NOI NUTRIZIONISTI
PER AIUTARVI AD USCIRE DA QUESTO PERICOLOSO CERCHIO DISMETABOLICO.

Glicemia e sindrome metabolica sono poi strettamente correlate.
Si parla infatti di sindrome metabolica in presenza di almeno tre di questi parametri alterati o trattati già con farmaci:

- GLICEMIA > 110 mg/dl
- TRIGLICERIDI > 150 mg/dl
- COLESTEROLO HDL < 40 mg/dl per l’uomo e < 50 mg/dl per la donna
- PRESSIONE MASSIMA> 130 mmHg e MINIMA > 85mmHg
- CIRCONFERENZA VITA > 102 cm per l’uomo e > 88 cm per la donna.

Ricadere all’interno di questi parametri significa preparare il terreno per l’insorgenza di patologie cronico degenerative e gli studi ormai parlano chiaro:
LA DIETA HA UN RUOLO FONDAMENTALE NEL MIGLIORARE NETTAMENTE O PREVENIRE QUESTE CONDIZIONI