NUTRIZIONE NEL PAZIENTE ONCOLOGICO
La nutrizione nel paziente oncologico è un aspetto molto importante per affrontare malattia e terapia nelle migliori condizioni
Tutti aspetti approfonditi nel master che ho seguito con il Prof. Franco Berrino, famoso epidemiologo dell’Istituto Tumori di Milano e padre del famoso Progetto DIANA.
Ma il lavoro del nutrizionista non si ferma qui.
Si tratta di un lavoro a stretto contatto con il paziente al fine di modulare gli alimenti sulla base della terapia svolta, della tollerabilità dei cibi e degli effetti collaterali che
possono essere messi sotto controllo e ridotti.
Alimentazione e integrazione (supportata dalle evidenze scientifiche) possono aiutare il paziente ad evitare il calo delle difese immunitarie e cadere nella cachessia neoplastica, eventi
estremamente critici che portano anche alla sospensione delle terapie.
Visite ben programmate e cadenziate consentono inoltre di evidenziare precocemente stati di perdita di massa muscolare, fornendo dati importanti per l’oncologo.
La nutrizione svolge infine un ruolo anche nei pazienti in follow-up e fuori dalla malattia, in quanto si è visto avere un ruolo nell’abbassare il Rischio di recidiva.
Purtroppo ad oggi le realtà ospedaliere che si forniscono indicazioni alimentari al malato oncologico sono poche e spesso i pazienti vengono lasciati a loro stessi con la tipica frase “mangi ciò che si sente”
Ecco quindi che il Nutrizionista va riempire un vuoto importante, integrandosi nella gestione del paziente con malattia tumorale e fornendo un supporto costante al malato e ai familiari che lo seguono.